Andrea Antonelli

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view post Posted on 5/8/2013, 13:42
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torta alla tortora

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Andrea Antonelli, la morte in diretta.

Domenica 21 Luglio a Mosca, durante la gara di SuperSport600, è accaduto un gravissimo incidente, che, per un pilota italiano, è stato fatale.L'evento come quasi tutti gli anni è stato caratterizzato dalla pioggia. La prima gara di Superbike si è svolta normalmente poiché la pioggia non era abbondante. Al momento di cambio di categoria, quando dovevano entrare in azione i piloti della SuperSport la pioggia è notevolmente aumentata. Gran parte dei piloti di Superbike e SuperSport avevano chiesto che la gara fosse rimandata, cause naturali e visibilità scarsa; naturalmente le voci di questi piloti non sono state ascoltate e la gara, anche se con pioggia e vento che sembravano far parte del diluvio universale, si è regolarmente svolta.

L'aria era fredda, del resto in Russia quando mai è caldo! I piloti erano già schierati come dei "soldatini" sul reticolo di partenza e si poteva ben vedere, la pioggia era talmente forte da impedire loro di vedersi perfino i piedi, che erano tutti molto tesi. La paura dei piloti era palpabile. La nebbia ormai aveva avvolto tutto il circuito, e solo un insensibile avrebbe detto che tutto era OK. Parte il giro di Warm Up, una "piccola prova" che i piloti effettuano ogni volta prima dell’inizio della gara; già da lì si poteva intuire l'estrema difficoltà nel tenere la moto e la precaria aderenza delle gomme sulla "pista di ghiaccio". Tornati nuovamente in posizione di schieramento, da 4 piloti per fila, si preparano per la partenza, che a mio parere, assieme all'arrivo è la parte più emozionante della manifestazione. La suspense era al massimo, come per ogni partenza che si rispetti, e i motori che solitamente ruggiscono questa volta avevano un rumore che non ti fa "alzare in piedi", ma quasi ti porta un senso di angoscia dentro. Complice di tutto ciò, è forse anche quell’aria tetra, la nebbia in stile cimitero e le nuvole plumbee che si vedono nei film horror attorno alle rovine dei castelli.

II semaforo rosso si spenge, è un attimo e i piloti partono come dei razzi. Della partenza non si vede niente, ma si sente solo un gran frastuono che si disperde velocemente tra il vento. La pioggia alzata dai bolidi allo scatto del via era talmente tanta che per riuscire a vedere nuovamente la pista sono dovuti passare alcuni secondi! Arrivati quasi alla prima curva del circuito, si intravedevano solo sei piloti, e dietro di loro soltanto un "muro" di pioggia che si era formato con il passaggio a gran velocità delle “due ruote”. Poi, in lontananza si vede il classico incidente che si può verificare alla partenza di qualsiasi gara. Questa volta, tuttavia non è stato così "normale" l’incidente, perché è stata subito sventolata la bandiera rossa. Questa, di solito viene mostrata e agitata con frenesia, e fa sempre raggelare il sangue, poiché non significa niente di buono. I piloti rientrano tutti ai box e i medici intervengono immediatamente con le barelle per soccorrere i piloti coinvolti nell'incidente. Tre erano i piloti implicati, ma solo uno è stato portato d'urgenza all'ospedale del circuito: Andrea Antonelli...

Intanto le gare successive sono state subito sospese. Solo dopo certi eventi tragici, vengono applicate regole di buon senso.
In attesa di avere notizie sul pilota, i giornalisti italiani cercavano di intrattenere il pubblico intervistando alcuni colleghi e conoscenti di Andrea.
E’ stato intervistato il pilota direttamente interessato nell'incidente e che involontariamente aveva travolto il collega Antonelli, Lorenzo Zanetti. Non parlò molto, dato che era ancora traumatizzato dall'accaduto; a mio parere intervistarlo non fu una cosa saggia, perchè l'unica cosa che vuoi fare dopo una cosa così è rammaricarti e chiederti "Perché io?" e "Perché mi trovavo in quel posto?".
Circa un'ora dopo l'accaduto, un inviato al Moscow Raceway incontrò il dottore, e dopo un breve colloquio tra i due, il dottore annunciò che "Andrea non è più con noi”.
A sentir quelle poche parole mi si gelò il sangue, avevo appena appreso di aver assistito ad un'altra morte in diretta, già un'altra, sì, perché anche quando morì Simoncelli ero davanti alla televisione a guardare quella maledetta gara.

La terribile notizia diffusasi velocemente in tutto il mondo era arrivata anche in America ove nello stesso giorno, in serata, si sarebbe svolta la gara di MotoGP; Valentino Rossi ha detto che "...certe notizie ti fanno venir voglia di tornare a casa", un pensiero che poi non ha potuto realizzare dato che la gara si è svolta come da programma; ma non è stato l'unico a lasciare un sincero pensiero ad Antonelli. Prima della gara di MotoGP è stato osservato un minuto di silenzio in suo ricordo (che non è stato rispettato da tutti) per poi far svolgere regolarmente la gara sulla calda pista californiana. Max Biaggi, un altro professionista del mondo motociclistico, ha invece detto "...amo questo sport, ma in giornate come queste sto iniziando a odiarlo!" e chi non odierebbe qualcosa quando conduce alla morte?
Marco Melandri, vincitore di gara1 della SBK era molto infuriato sull'accaduto, disse chiaramente che era stato un enorme sbaglio far correre i piloti con certe condizioni metereologiche, e alla fine si erano viste le conseguenze; tanti piloti si erano opposti per la gara facendosi sentire, ma evidentemente non abbastanza per impedirne lo svolgimento.

La DORNA, l'organizzazione che gestisce le gare, ha detto che altre gare si erano disputate anche in condizioni peggiori, ma nulla cambia che, i piloti che si erano ribellati e avevano promosso numerose campagne sulla sicurezza dei corridori non erano stati ascoltati.
Le parole, tuttavia che più mi hanno colpito sono state quelle strazianti affermazioni di un padre che aveva perso per sempre il figlio a soli 25 anni. Aveva espresso che il collega non doveva sentirsi in colpa e con le lacrime agli occhi, ha detto che la cosa di cui si pentirà per sempre è di non essere riuscito a realizzare il sogno di Andrea, portarlo in SBK.
Nei giorni a seguire i media hanno parlato a lungo di questo tragico evento, e mi sono potuta rendere conto che di alcuni sport se ne parla solo quando avvengono delle cose gravi. I media utilizzano certe notizie solo per far alzare gli indici degli ascolti; infatti dopo nemmeno una settimana dall'accaduto non ne parlano già più.

Nel cercare informazioni di Andrea su internet per scrivere questo breve testo, ho trovato anche un video che mostra l'incidente di lato della pista, che è stato ripreso da un tifoso seduto sulla tribuna laterale del circuito. L'incidente è stato più sconvolgete di quanto non mostrasse il video ripreso di fronte! Andrea dopo aver bruscamente perso il controllo della Kawasaki e essere scaraventato a terra, Zanetti gli è passato velocemente sopra il corpo a terra, fracassandogli la base cranica e rendono inutile la protezione del casco, per poi scaraventarlo a svariati metri di distanza dall'impatto doloso. I medici hanno anche detto che per Andrea non c'era già più nulla da fare al momento dell'impatto. La moto del collega gli aveva letteralmente spezzato le ossa alla base della testa.

Andrea aveva 25 anni, era di Castiglion Del Lago, ma la cosa che mi ha colpito di più di questo ragazzo era la normale vita che aveva quando non indossava casco e tuta. Tanti pensano che i piloti abbiano la vita facile con tutti i soldi che guadagno, dico giusto, no??? Invece tutti i piloti di classi minori, come la SuperSport, non guadagnano poi tanto e per mantenere il materiale vario non bastano gli sponsor. Andrea durante il suo tempo libero non se ne stava in una lussuosa villa in piscina o sopra un super Yacht, andava a lavorare. Già lavorava. Era un impiegato in uno studio di geometri e usava lo stipendio per pagare il mantenimento del suo team. Certo, come lui questa cosa l'avranno fatta anche tutti i suoi colleghi, però non sempre è vero che, chi ha fama o pratica uno sport guadagna tantissimo.

Mi ha fatto commuovere invece le dolci parole che il padre di Andrea a rivolto a Zanetti, erano parole semplici, niente di complicato, nessun discorso che gli diceva di non sentirsi in colpa, semplici parole che mi hanno fatto capire quanto bene volesse e voglia al figlio: "Ora hai un tifoso in più, ti seguirò ora che mio figlio non c’è più: Andrea, sono sicuro, vorrebbe così”.

Sono rimasta sconvolta da questo fatto, sapendo che forse era stata tutta colpa degli organizzatori russi che invece di fermare la gara avevano detto "andiamo avanti", portando così alla morte l'ennesimo pilota; ero venuta a conoscenza che spesso è più importa il business della sicurezza delle persone, rimasta colpita dalle parole del dottore che comunicò a tutti noi tifosi che Antonelli non c'era più, di quanto uno sport così amato possa essere anche "odiato".
Ma adesso ,sapevo che Andrea non avrebbe più gareggiato sulla sua "metà" tanto amata, che alla fine, lo aveva portato alla morte.

Andrea, un abbraccio.

andrea_antonelli_valentino_rossi_ansa



Ok questo l'ho scritto io, non è un granchè e se volete le notizie vere e proprie andate
Qui -------->

Se volete guardare i video io metto il link e basta, AVVERTO CHE SONO SCENE FORTI e chi non se la sente di guardarle NON è ASSOLUTAMENTE OBBLIGATO



 
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view post Posted on 5/8/2013, 20:10
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Bellissimo il testo! Bravissima Ale :)

P.s. Peccato per Andrea, una morte sicuramente evitabile... R.I.P.
 
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LearnToKill
view post Posted on 6/8/2013, 10:22




Non avevo visto il video integrale e forse era meglio che non lo vedessi.
Non so neanche perché l'ho aperto, sinceramente.
Mi è salito il magone vedendolo e anche un po' di fastidio, perché non tollero che la morte di una persona, qualsiasi essa sia, venga ripresa e messa in rete. Il rispetto prima di tutto. Capisco che serva per capire meglio la dinamica dell'incidente e per questo deve restare privato!

Per ogni pilota che muore in pista, facendo sì il suo lavoro, ma esercitando principalmente la sua passione, non ci sono parole. Mi dispiace ogni qualvolta vengano date certe notizie. Ricordo ancora Simoncelli e Kato. Gli unici due piloti che ho "visto" morire perché seguivo questo sport. Sono una persona molto sensibile e quando sento queste notizie una lacrima è assicurata, non perché li conoscessi o altro, ma semplicemente perché erano giovani e sopratutto perché si poteva evitare! Nel caso di Antonelli sopratutto. Hanno fatto segno molti piloti che la pista era inagibile eppure hanno continuato. Perché? Mi chiedo solamente questo. E mi dispiace dirlo, perché è una cattiveria gratuita, ma spero gli rimanga sulla coscienza questo ragazzo! Non puoi far morire un giovane, una persona, solamente perché dietro a tutto girano dei soldi. E' ridicolo e obbrobrioso.
 
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view post Posted on 6/8/2013, 19:55
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torta alla tortora

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CITAZIONE (LearnToKill @ 6/8/2013, 11:22) 
Non avevo visto il video integrale e forse era meglio che non lo vedessi.
Non so neanche perché l'ho aperto, sinceramente.
Mi è salito il magone vedendolo e anche un po' di fastidio, perché non tollero che la morte di una persona, qualsiasi essa sia, venga ripresa e messa in rete. Il rispetto prima di tutto. Capisco che serva per capire meglio la dinamica dell'incidente e per questo deve restare privato!

Per ogni pilota che muore in pista, facendo sì il suo lavoro, ma esercitando principalmente la sua passione, non ci sono parole. Mi dispiace ogni qualvolta vengano date certe notizie. Ricordo ancora Simoncelli e Kato. Gli unici due piloti che ho "visto" morire perché seguivo questo sport. Sono una persona molto sensibile e quando sento queste notizie una lacrima è assicurata, non perché li conoscessi o altro, ma semplicemente perché erano giovani e sopratutto perché si poteva evitare! Nel caso di Antonelli sopratutto. Hanno fatto segno molti piloti che la pista era inagibile eppure hanno continuato. Perché? Mi chiedo solamente questo. E mi dispiace dirlo, perché è una cattiveria gratuita, ma spero gli rimanga sulla coscienza questo ragazzo! Non puoi far morire un giovane, una persona, solamente perché dietro a tutto girano dei soldi. E' ridicolo e obbrobrioso.

si hai ragione :/ molti piloti si erano opposti w un po' gli organizzatori, un po' il diretyore di gara e un po' la DORNA hanno impedito che la gara fosse fermata.
comunque Carla se pensi che sia meglio toglierli i link sei video fai pure, io li avevo messi solo se qualcuno poteva essere interessato
 
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LearnToKill
view post Posted on 6/8/2013, 22:08




No no, assolutamente. Sono dei video pubblici e possono essere postati, sono io molto sensibile e ho fatto male a guardarlo! Sta a noi decidere se aprirli o meno. Ma non c'è problema, dopo tutto hai anche avvisato che erano forti. Se li dovessi togliere da qui tanto si troverebbero comunque su youtube.
 
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4 replies since 5/8/2013, 13:42   41 views
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