Vodka Alla Fragola, Christian And Gloria

« Older   Newer »
  Share  
Jakie Danger
view post Posted on 18/2/2013, 22:58




CITAZIONE (Roxy Rockbell @ 18/2/2013, 22:42) 
CITAZIONE (Jakie Danger @ 18/2/2013, 22:35) 
Mi.Piace.Molto. piente di meno, è troppo bella come storia, è troppo WOW!

Grazie mille, Cate. ^^

Prego mille, Rox!
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 19/2/2013, 00:24




Woooooo
No basta sono entusiasta di questa FF (si vede che fai il classico...tsè...i classicisti sono er mejo). Storia avvincente, personaggio meraviglioso descritto strabene :D go on...e continua così che è fantastica!
 
Top
Roxy Rockbell
view post Posted on 19/2/2013, 17:13




CITAZIONE (Jimmygirl @ 19/2/2013, 00:24) 
Woooooo
No basta sono entusiasta di questa FF (si vede che fai il classico...tsè...i classicisti sono er mejo). Storia avvincente, personaggio meraviglioso descritto strabene :D go on...e continua così che è fantastica!

Grazie Ire, troppo buona :') Il classico sarà anche un'ottima scuola, ma chi la frequenta viene spinto al nichilismo xD
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 19/2/2013, 19:35




CITAZIONE (Roxy Rockbell @ 19/2/2013, 17:13) 
CITAZIONE (Jimmygirl @ 19/2/2013, 00:24) 
Woooooo
No basta sono entusiasta di questa FF (si vede che fai il classico...tsè...i classicisti sono er mejo). Storia avvincente, personaggio meraviglioso descritto strabene :D go on...e continua così che è fantastica!

Grazie Ire, troppo buona :') Il classico sarà anche un'ottima scuola, ma chi la frequenta viene spinto al nichilismo xD

Concordo. È il motivo principale per cui dopo il diploma ci ho dato un taglio netto xD
 
Top
green_søul
view post Posted on 19/2/2013, 19:51




Ho 8 parole per te: Amo. Questa. Fic. Vai. Avanti. O. Ti. Ammazzo.
La signorina Rossella quindi, è "gentilmente" esortata a continuare, anche perché, le ricordo che in questa Fic si sono appassionati alcuni Drunk Bunny. Grazie e torni PRESTO da noi!!! xD
:ABBR:
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 19/2/2013, 21:21




Noi drunk Bunny diventiamo pericolosissimiiiiiiiii
 
Top
Roxy Rockbell
view post Posted on 19/2/2013, 21:25




Certo che continuo, ma solo perchè me lo chiedono i Drunk Bunnies. ^^ (su EFP non se la fila nessuno xD)
 
Top
Jakie Danger
view post Posted on 19/2/2013, 21:36




io la cago su EFp, sono Stallion_Duck!
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 19/2/2013, 22:32




Io volevo passarci ieri sera ma mi si è impallato tutto xD
 
Top
Roxy Rockbell
view post Posted on 20/2/2013, 00:18




CITAZIONE (Roxy Rockbell @ 19/2/2013, 21:25)
Certo che continuo, ma solo perchè me lo chiedono i Drunk Bunnies. ^^ (su EFP non se la fila nessuno xD)

CITAZIONE (Jakie Danger @ 19/2/2013, 21:36)
io la cago su EFp, sono Stallion_Duck!

Ho visto, Cate, glazie :3 :ABBR:

CITAZIONE (Jimmygirl @ 19/2/2013, 22:32) 
Io volevo passarci ieri sera ma mi si è impallato tutto xD

Tranquilla, Ire, gia' il fatto che mi sosteniate qua mi fa davvero piacere ^^
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 20/2/2013, 00:21




CITAZIONE (Roxy Rockbell @ 20/2/2013, 00:18) 
CITAZIONE (Roxy Rockbell @ 19/2/2013, 21:25)
Certo che continuo, ma solo perchè me lo chiedono i Drunk Bunnies. ^^ (su EFP non se la fila nessuno xD)

CITAZIONE (Jakie Danger @ 19/2/2013, 21:36)
io la cago su EFp, sono Stallion_Duck!

Ho visto, Cate, glazie :3 :ABBR:

CITAZIONE (Jimmygirl @ 19/2/2013, 22:32) 
Io volevo passarci ieri sera ma mi si è impallato tutto xD

Tranquilla, Ire, gia' il fatto che mi sosteniate qua mi fa davvero piacere ^^

:ABBR:
 
Top
Roxy Rockbell
view post Posted on 22/2/2013, 17:08




Buone notizie per voi: ho scritto già buona parte del quarto capitolo e se riesco a finirlo entro stasera posto ^^

Edited by Roxy Rockbell - 22/2/2013, 17:18
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 22/2/2013, 17:10




:D yeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
 
Top
Roxy Rockbell
view post Posted on 22/2/2013, 21:46




Ed ecco un nuovo capitolo. Andate a recensire anche qui , altrimenti mi arrabbio u.u ( Naaaah.)

Capitolo 4: The Insurgency Will Rise.

Un gruppo che contava almeno una trentina di persone era radunato nei pressi della centrale, brandendo degli striscioni come se fossero vessilli di guerra. In piccoli gruppi urlavano dei motti di protesta che sembravano però essere inutili, visto il caos circostante. Ma di Gloria neanche l’ombra. Christian osservava la scena appoggiato al muro di un palazzo antistante il grande edificio, cercando di ammazzare il tempo fumandosi una Chesterfield. Il gruppo comprendeva uomini e donne in numero quasi uguale, tutti mascherati con sciarpe e passamontagna al fine di preservare la propria identità. Era questo quello che si intendeva con “combattere il silenzio”? Non ci voleva un’intelligenza superiore per capire che di questo passo non sarebbero andati molto lontano con la loro protesta.
Improvvisamente le grida della folla si affievolirono: con i capelli neri raccolti in una disordinata coda e una bandana con la bandiera americana a coprirle metà del volto, Gloria fece la sua comparsa, catalizzando l’attenzione su di sé. Christian si lasciò sfuggire un mezzo sorriso.
«Stiamo a vedere».
Dal brusio generale emerse la sua voce. « Spronate i vostri demoni, vendicate il sangue che è stato versato da coloro che sono venuti prima di noi, unite le vostre voci affinché siano una sola!». I dimostranti tacquero per un istante prima di lanciarsi in un selvaggio grido di approvazione cantando il loro inno più forte che mai.
Il direttore della centrale si affacciò alla finestra con aria visibilmente preoccupata: la notizia del grosso numero di licenziamenti che aveva intenzione di operare non era ancora ufficiale e doveva trapelare con la massima cautela per non dare scandalo, eppure i ribelli ne erano venuti a conoscenza e rischiavano di metterlo seriamente nei guai. Era per questo motivo che andavano messi a tacere. Si diresse con calma innaturale verso la sua scrivania e sollevò la cornetta del telefono.
Christian gettò a terra il mozzicone di sigaretta, calpestandolo. Era la quarta che si fumava da quando era arrivato. Fumare lo tranquillizzava, e quella manifestazione lo rendeva inquieto, sentiva l’adrenalina scorrergli nelle vene davanti ad una così imponente manifestazione di rabbia. E all’improvviso l’insistente suono delle sirene della polizia arrivò alle sue orecchie, raggelandogli il sangue. I dimostranti, in preda al panico, iniziarono a disperdersi come foglie al vento, tutti tranne lei. Lei sorrideva spavalda, giocando distrattamente con la molotov che aveva i n mano. La vide frugare in borsa con veemenza fino a che la sua espressione non si trasformò in una smorfia di terrore. E capì che qualcosa era andato storto. Lanciò un fischio che attirò l’attenzione della ragazza, e le lanciò il suo accendino. Gloria diede fuoco alla molotov e la lanciò contro una pattuglia, cominciando a correre a perdifiato per il fitto reticolo di strade del quartiere industriale in cui Christian era cresciuto. La seguì con sguardo preoccupato mentre due poliziotti partivano al suo inseguimento.
Corse con tutta la forza che aveva nelle gambe e con tutto il fiato che aveva nei polmoni, nonostante questi bruciassero riempendole la bocca col sapore metallico del sangue. Il groviglio di strade sembrò farsi meno fitto e davanti a lei si parò una vista che la terrorizzò: la strada si chiudeva con il ponte crollato dove spesso si rifugiava a pensare, dove aveva incontrato Christian e dove lui le aveva salvato la vita. Chissà perché, in un momento critico come quello si ritrovava a pensare proprio a lui, uno dei tanti ribelli come lei, o forse no? Una decina di metri sotto di lei c’era solo il ruvido e polveroso asfalto che le avrebbe distrutto numerose ossa se fosse atterrata male. I poliziotti l’avevano raggiunta. Chiuse gli occhi e questa volta saltò.

***



Sapeva bene dove sarebbe finita, conosceva quelle strade come le linee sul palmo della sua mano. Le corse dietro, deviò, mentre le suole delle sue Converse bruciavano per l’attrito contro l’asfalto arroventato dal sole di metà agosto, giusto in tempo per vederla saltare tra le sue braccia, gli occhi serrati per il terrore. Pregò ogni muscolo, ogni singola fibra del suo essere di non cedere al peso di lei, che si rivelò essere più leggera di quanto si aspettasse. Ammortizzò l’urto piegando leggermente le ginocchia, stringendo i denti.
Un odore quasi familiare di sigarette di qualità scadente e whiskey la investì. Non sentiva dolore, provava una insolita sensazione di leggerezza, come se fosse sospesa nel vuoto. Aprì gli occhi in tempo per vedere l’espressione preoccupata di Christian trasformarsi in un leggero sorriso. «Possibile che io debba sempre venire a salvarti?».
Gloria lo guardò frastornata per un attimo, prima di assimilare l’accaduto e di rendersi conto di essere stretta tra le sue braccia e avvinghiata al suo collo. Scese per terra con grazia, guardando il ragazzo con aria perplessa. Si guardarono negli occhi per un lungo istante.
«Voi due! Fermi dove siete, siete in arresto». Un poliziotto dalla mandibola pronunciata li guardava in cagnesco, picchiettando il manganello sul palmo della mano con fare minaccioso. La prese per mano e cominciò a correre a perdifiato, guadagnando qualche metro di vantaggio. La strattonò in un vicolo ben nascosto, cercando di far perdere le proprie tracce. Trattennero il proprio respiro affannato e il poliziotto passò oltre.
«Grazie per avermi salvata. Ancora» disse trattenendo un sorriso.«Sono di nuovo in debito con te».
«Ho una mezza idea su come potresti sdebitarti...» disse avvicinandosi. Le prese il volto tra le mani e scostò la bandana, lasciando le labbra scoperte. Lei non batté ciglio, sapendo cosa stava per succedere: il problema stava nel fatto che voleva e allo stesso tempo non voleva che accadesse. C’erano troppi punti interrogativi nella sua vita e non sapeva se sarebbe mai riuscita ad ottenere delle certezze con cui rispondervi. Christian era uno di quegli interrogativi la cui risposta le sfuggiva per un soffio, quasi l’avesse sulla punta della lingua. I suoi occhi color peltro tradivano la sua impassibilità mentre quelli nocciola di lui la scrutavano a fondo, come se cercassero di carpire una verità nascosta nelle più oscure profondità della sua persona. Quasi annientò la distanza tra di loro e la sua mente iniziò ad annebbiarsi, mentre le narici si saturavano di quel suo odore che sapeva di così familiare. Lo sguardo le guizzò su un graffito alle spalle di Christian: “Silence is the Enemy”. E le tornò alla mente che aveva una missione da compiere, che non poteva innamorarsi perché lei stessa era il casino più totale. Si scostò dall’abbraccio del ragazzo e lo guardò un’ultima volta negli occhi, nei quali poteva benissimo vedere il suo cuore cominciare a sanguinare. Girò sui tacchi e scappò via, senza neanche dargli il tempo di realizzare che cosa avesse detto.
«Non posso, Christian. Addio».

***



Chiuse la porta dell’appartamento alle sue spalle e vi si poggiò, accasciandosi. La realizzazione la colpì in pieno. Sentiva il suo cuore battere e sanguinare nonostante il sistema stesse cadendo a pezzi. Adesso sentiva qualcosa che trascendeva il suo raziocinio e il suo solito fare diplomatico, qualcosa la cui identità le era sconosciuta e la cui entità si preannunciava enorme. E tutto ciò la terrorizzava.
 
Top
Jimmygirl
view post Posted on 23/2/2013, 01:26




********
Aaaaaaaaaaah
Capitolo splendidooooo!!!! :D adoro Christian e gloria :D devono avere una storia d'amore epica ^^
 
Top
80 replies since 15/2/2013, 21:48   449 views
  Share