Brain Stew
E’ una bella casa, pareti gialle, un tavolo vicino al televisore, due divani girati verso la tv e un altro che da le spalle a quello davanti, e tra i due divani che si guardano c’è un tavolino di vetro.
Ramona ed Estelle iniziano a parlare dei cavoli loro, mentre Mike e papà continuano a giocare senza sosta, quasi come se volessero consumare il joystick. Cathe e Naomy non fanno altro che chiacchierare come galline starnazzanti, e poi ci sono io, lì seduto su un divano in disparte, finché Nay e Cathe si avvicinano. –Che ci fai qua tutto solo?- mi chiede Cathe, -Niente, cosa posso fare?-, -Non lo so..potremmo andare fuori a “giocare” con la palla, no?- propone Nay, -Si, beh. Fa un po’ “Bimbi dell’Asilo”! -, -Beh, sì, però che possiamo fare se no?- mi chiede Cathe. Mi rassegno, non posso ribattere contro una ragazza così dolce, con quei occhi profondi, come ti puoi perdere, è impossibile.
Usciamo ma al posto di giocare a palla, come stabilito, ci mettiamo ad un tavolino a parlare un po’.
-Quando ripartite?-, mi chiede Cathe con un’espressione leggermente rattristita, -Non lo so, penso quando riavremo il Bus Tour, però non lo so..-, -Non potete andare via! Io mi diverto con quei pazzi in casa!- esclama Nay piagnucolando, -Anche a ma piace stare qui con voi, mi fate sentire a mio agio!-, -Ti voglio qui per sempre- sussurra Cathe come se stesse ragionando su un problema di geometria,-Sarebbe bello!- rispondo tenendo la voce bassa, - E dai, vi conoscete solo da un giorno e siete già messi così??- fa ad alta voce Nay con tono geloso, -Ma dai, no!- esclama Cathe senza aspettare un istante. Arrossisco, penso che Nay abbia capito cosa c’è tra me e Cathe, penso che abbia capito come va la storia, può aver capito quello che le avrebbe detto Cathe quando partiremo, non lo so, perché ha avuto pochissimi indizi, niente in pratica. La guardo mentre mi guardano con faccia interrogativa. –Ho caldo, ok?-, dico con tono meschino, Cathe ridacchia stregandomi per un’ennesima volta, cazzo quanto mi piace quella risatina semi malefica.
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-Jakie, mi sono dimenticato di dirti che il Bus Tour va, quindi prepara le valige che domani mattina partiamo.- dice papà al telefono, -Ok, mi metto all’opera, però mi dispiace lasciare Cathe e Nay qua..-, -Non possiamo farci niente, Jakob, almeno che non potremmo invitarle a Oakland per le vacanze di Natale!-, -Waa! Papi, sei troppo un genio malefico e nano!-, -Questa me la paghi, Jak!-
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Quest’oggi è il giorno dell’addio-invito, non capisco perché papà vuole che vengano ad Oakland per Natale, vorrà farsele? Nah, papà ha mamma, non ha bisogno di due quindicenni (o meglio una quindicenne e una quattordicenne) che non si strappano i capelli quando vedono Justin Bieber, lui è apposto, è una rockstar, però non riesco a capire perché..magari le vuole presentare a Joey e trovargli una fidanzata, però è grande abbastanza e anche lui, come papà, ha una band, e allora perché?
-Ok, Cathe, io dovrei andare, sai, il Bus Tour..-, -Sì, lo so, ho sentito tutto.-, -T..tutto??-, -Sì, da quando hai risposto a quando hai riattaccato-, oddioo!! Nooo!! Ha anche sentito che ho detto a papà che è scopabile!! Nooooo!! –Però non ho sentito quando sono andata un attimo in bagno, stavate parlando su cosa fare quando tornerete ad Oakland!- aggiunge. Grazie a Dio non l’ha sentito!!
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-Ciao allora, ci sentiamo!- esclama Cathe abbracciandomi prima di avviarci verso l’entrata dell’aeroporto, -Ci sentiamo, Catherine!- dico con voce seducente, ci stringiamo forte, mi piace sentire le sue braccia attorno al mio collo, mi piace anche la forma dei suoi fianchi, le mie mani ci stanno a pennello. Ci stacchiamo, ci fissiamo e me ne vado a testa bassa girandomi ogni tanto, la rivedrò presto, me lo sento.
Edited by TeenNightmare† - 22/12/2012, 17:41