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| Credo che disprezzare qualcuno perché è depresso sia una cosa un tantino deplorevole. Comunque. Il male di vivere di Leopardi non era un semplice lamentarsi di tutto e tutti, cosa che – fra parentesi – non ha mai fatto con tanta indiscriminata leggerezza. Il suo malessere veniva da una coscienza profonda dell'insensatezza dell'esistenza umana, da una consapevolezza fastidiosa che, comunque, non è mai rimasta fine a se stessa ed è invece spesse volte sfociata in una critica della modernità sterile che vedeva fiorire attorno a lui. Non si ripiegava sul suo dolore chiudendo gli occhi sul mondo che lo circondava in un individualismo esasperato, come il tipico stereotipo del romantico vuole abbia fatto, ma nella sua riflessione c'è sempre spazio anche per l'impegno civile e politico. Detto questo L'infinito è una delle mie poesie preferite e trovo che Giacomino sia, ma magari è superfluo aggiungerlo, un gran figo u_u Ma belle le nuove sezioni, soprattutto questa! ♥
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