La profezia di Malachia

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Ryusuke Minami
view post Posted on 7/10/2010, 16:31




LA PROFEZIA DI MALACHIA

La profezia di Malachia, è una premonizione attribuita a san Malachia di Armagh.

La storia prende le mosse da una visione mistica che san Malachia avrebbe avuto. Essa fu trascritta nel testo dal titolo Prophetia de Summis Pontificibus, in cui Malachia avrebbe descritto, in modo figurato, i 111 (o 112, secondo le versioni) futuri papi da papa Celestino II (1143-1144) fino alla fine dei tempi, indicando ognuno con un "motto".

L'attribuzione a Malachia non è tuttavia sicura; il santo visse infatti tra il 1094 e il 1148, mentre il testo della profezia fu pubblicato dal monaco benedettino Arnold Wion solo nel 1595, contenuto nel suo Lignum vitae.

Non tutti i "motti" hanno la stessa precisione, alcuni sono molto generici. In particolare nello scorso secolo sono stati avanzati dubbi riguardo la precisione dei motti anteriori al 1600 e la minore precisione di quelli successivi. Tuttavia l'avvicendarsi di quelli che secondo la profezia sarebbero gli ultimi papi dei tempi (secondo alcune interpretazioni papa Benedetto XVI sarebbe il penultimo), ha riportato l'attenzione su questa profezia.


Qui seguono alcune profezie riguardanti Papi recenti:

Papa Pio XII
Il 106º papa della profezia, identificato con papa Pio XII, reca il motto Pastor angelicus. Il cognome di Pio XII è Pacelli che, come amava ricordare lo stesso pontefice, in latino vuol dire "Pace del Cielo" (Pax caeli) e viene collegato al motto. Già in vita fu soprannominato Pastor Angelicus e gli fu dedicato un cine-documentario, in cui recitò nel ruolo di se stesso, con questo titolo.

Papa Giovanni XXIII
Il 107º papa, identificato con papa Giovanni XXIII, è indicato come Pastor et nauta (pastore e marinaio). Il pontefice, in quanto tale, è pastore di anime. Roncalli proveniva della sede episcopale di Venezia, una delle Repubbliche Marinare, di cui fu patriarca. Inoltre era di umili origini.

Papa Paolo VI

Il 108º papa, identificato con papa Paolo VI, viene descritto come Flos florum (fiore dei fiori, che tradizionalmente indica il giglio). Lo stemma papale di Paolo VI riporta tre gigli.

Papa Giovanni Paolo I
Il 109º papa, identificato con papa Giovanni Paolo I, è indicato come De medietate Lunae o De media aetate Lunae, cioè "il periodo medio di una luna", di circa un mese. Il papato di Giovanni Paolo I durò circa un mese, a causa dell'improvvisa e oscura morte.

Papa Giovanni Paolo II
Il 110º papa, identificato con papa Giovanni Paolo II, reca il motto De labore Solis. Una spiegazione può essere la seguente: gli antichi ritenevano che il momento in cui sorgeva il sole fosse un momento di fatica dell'astro che ogni mattina doveva alzarsi. La fatica del sole, quindi, è anche un termine per indicare l'Oriente, dove nasce il sole. Nel 1978, dopo quasi cinquecento anni, viene eletto un papa non italiano, proveniente dalla Polonia, cioè dall'Oriente.[senza fonte] In latino "labor", letteralmente "fatica, lavoro", significa anche "eclisse", pertanto il signicato della locuzione potrebbe essere "Dell'eclissi di sole". Consultando il registro delle eclissi solari della Nasa[3] risulta che Giovanni Paolo, nato il 18 maggio 1920, nacque proprio il giorno di una eclissi solare parziale (non visibile però dal luogo di nascita). Giovanni Paolo II è morto il 2 aprile 2005, giorno in cui non è avvenuta alcuna eclissi. Tuttavia la salma del pontefice è dovuta rimanere esposta alle folle per un periodo insolitamente lungo, per l'eccezionale numero di fedeli presentatisi per rendere l'ultimo saluto. Per tale ragione il funerale e la tumulazione sono avvenuti solo l'8 aprile 2005. Tale giorno è avvenuta un'eclissi solare ibrida, anch'essa però non visibile da Roma.[4][senza fonte] Un'interpretazione ancora diversa fa risalire invece questo motto ai numerosissimi viaggi fatti dal pontefice (a guisa del sole stesso) in tutto il mondo.

Papa Benedetto XVI
Il 111º papa, identificato con papa Benedetto XVI, è descritto come De gloria olivae. Il motto De gloria olivae è stato collegato al nome "Benedetto" perché alcuni benedettini sono anche chiamati "monaci olivetani". Da notare che nell'araldo del Papa è raffigurata un persona di colore sul lato sinistro (rispetto visione) simbolo della Diocesi di Frisinga di cui fu arcivescovo. Il termine "olivae" è stato collegato al colore di questo viso di moro. Il 26 aprile 2009 Benedetto ha proclamato santo Bernardo Tolomei, fondatore dell'ordine degli Olivetani. Interpreti calligrafici che hanno visionato i documenti originali sostengono che si può leggere De gloria divae, fondendo "ol" in "d".


Profezia su Petrus Romanus

La profezia sul 112º papa, Petrus Romanus, presagisce la fine della Chiesa e la distruzione di Roma dopo l'ascesa al soglio pontificio dell'ultimo papa.

Quella di Pietro Romano sembra peraltro essere un'aggiunta postuma, risalente al 1820. In questo caso la profezia di Malachia riguarderebbe solo 111 papi e dunque, ferme le identificazioni precedenti, si arresterebbe a Benedetto XVI. Singolarmente, una diversa profezia appare conforme a questa circostanza: quella della monaca di Dresda, che nella lettera a Federico I di Prussia scrive che l'ultimo Pietro giungerà dalla Prussia. Non dovrebbe quindi riguardare Benedetto XVI, che viene dalla Baviera, nella Germania meridionale.

In caso contrario, non è chiaro se De gloria olivae e Petrus Romanus devono essere intesi come pontefici consecutivi, poiché il testo non lo precisa. La risposta negativa a tale quesito è utilizzata dai sostenitori dell'autenticità (e dell'attendibilità) della profezia per sostenere che Joseph Ratzinger non è, alla luce di essa, il penultimo papa.

Un'ipotesi recente lascia pensare che Pietro Romano non sia riferito a un Papa (né il 111º né il 112º), bensì al Cardinal Camerlengo che, alla morte del pontefice regnante, siede sul trono di Pietro in attesa dell'elezione del successivo. A dar forza a quest'ipotesi il fatto che questa frase, a differenza degli altri motti, non è numerata. Questo particolarità sarebbe, secondo alcuni studiosi, la prova oggettiva che la frase non sarebbe riferita ad un Papa, ma a qualcuno che ne svolge temporaneamente le sue funzioni. Da notare che l'attuale Camerlengo è il Card. Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese nel 1934. Dunque la strana coincidenza che nel suo nome completo sia contenuta la parola Pietro e nella sua località di nascita ci sia la parola Romano.

Si può notare che il nome "Pietro Romano" contraddice la prassi pontificia di non assumere il nome del primo papa (Pietro apostolo). Il nome è invece in linea con alcune coincidenze storiche, famose nell'immaginario collettivo, che vedono l'ultimo sovrano di una dinastia portare il nome del primo (es.: Romolo Augusto, come il primo re e il primo imperatore; Umberto II, come il fondatore della dinastia Savoia; Carlo d'Asburgo, come il fondatore del Sacro Romano Impero; Costantino XI, come il fondatore di Costantinopoli).


La teoria del "Caput Nigrum"

Nel testo "La profezia dell'ultimo papa" di Schmeig Maria Olaf, edizioni Fazi 2001 si apprende che nella trascrizione delle profezie sarebbe andato perduto un motto, Caput nigrum. Tuttavia non ci sono altre fonti che confermino questa tesi.

Se la tesi fosse vera, esso si potrebbe adattare allo stemma di Benedetto XVI, raffigurante una testa di moro ("moro di Frisinga" o "caput ethiopicum"). In questo caso il motto De gloria olivae scivolerebbe al posto seguente, soddisfacendo l'opinione di chi ritiene doversi riferire a un papa benedettino destinato a guidare la Chiesa negli ultimi tempi, conformemente a un'altra profezia attribuita allo stesso San Benedetto. Non è chiaro però se il presunto motto perduto debba ritenersi precedente o successivo a De gloria olivae. Per alcuni sembra infatti evocare significativamente la classica figura del papa nero, parte delle profezie di Nostradamus sugli ultimi tempi. Altri additano il fatto che l'interpretazione in altri Papi è dovuta proprio allo stemma araldico.

Un'altra teoria potrebbe essere che il "caput nigrum" non fosse riferito ad un papa ma ad un importante regnante al tempo dell'ultimo Papa e dunque al tempo previsto per la fine del mondo. Tale "regnante" potrebbe essere ad esempio l'attuale presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Hussein Obama.
 
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Mary_Jane
view post Posted on 7/10/2010, 16:54




E' molto interessante. Tutte queste (forse) coincidenze sono sbalorditive. Tu sai se anche le profezie di altri papi non tra questi si siano avverate?

P.S. Finisco dopo la mia risposta.

 
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Ryusuke Minami
view post Posted on 15/10/2010, 18:18




Purtroppo non so di preciso quali e quante si siano avverate oltre a queste ma credo molte altre.
Peccato e strano che questa discussione non abbia interessato nessun'altro...
 
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2 replies since 7/10/2010, 16:31   625 views
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