Billie a Adie: la Scintilla

LUOGO: San Francisco
DATA: 7 ottobre 1992
PERSONAGGI PRINCIPALI: Billie, Adrienne.
INTRODUZIONE: Era il 7 ottobre 1992, la sera di una piccola data dei Green Day.
Billie non lo sa ancora ma quel piccolo concerto gli avrebbe cambiato la vita.

*****

Il freddo era arrivato presto quella'anno. Adrienne rabbrividiva con la sua minigonna in quel vicolo di san Francisco. Girò l'angolo e andò verso il locale dove era diretta. Già dal fondo della strada si sentiva la musica e il chiarore che traspariva dalle finestre un po' sporche riusciva già a riscaldarla. Spinse la porta con una mano sola non senza difficoltà, visto che l'altra era occupata a tenere chiusa la piccola giacca. Appena entrò la musica la travolse. Visto che non ci si poteva parlare, Adie sorrise al barista e gli fece un cenno. Quello, che ormai la conosceva, le sporse il solito drink. Adrienne lo prese e si mise nel centro della stanza, proprio sotto il piccolo palco, allungando il collo incuriosita da chi fossero quei ragazzi che suonavano con tanta foga.

Ad un certo punto, uno di quei ragazzi, precisamente il cantante, si accorge della presenza di una splendida ragazza tra il pubblico.
Lui continua ad osservarla, col rischio di scordare le parole della canzone che sta cantando.
Peccato che non sia una canzone d'amore, se lo fosse potrebbe incantare la giovane sconosciuta!
Cavolo, quanto è lento il tempo, quando non ci si diverte! Lui vorrebbe finire in fretta, vorrebbe andare a conoscere la giovane, ma il concerto deve prima finire.
Vuole solo osservarla da vicino, sentire la sua voce, che immagina sia angelica.
E tra tutti questi pensieri è già perso in lei.

Edited by Givri - 2/9/2013, 11:43

Nel frattempo quel fenomenale bassista, Mike, lanciò uno sguardo inferocito a Billie; non stava più seguendo la scaletta!!!
Che cazzo gli era preso!!
Dopo un po' che lo fissava si accorse che a momenti gli sarebbero comparsi i cuori sopra la testa a fluttuare come dolci angiolett!!
"Ma quanto idiota sono" pensò "come ho fatto a non accorgermi che quel nanetto è in brodo di giuggiole per.."
Iniziò a cerca la ragazza con lo sguardo. Inutile, non la trovava.
Aspettò altre 2 canzoni e finalmente la vide.
Insomma era appena sotto il palco, forse era ora di iniziare a portare gli occhiali..
Dio, era una bella, davvero stupenda ragazza!
Rimase un po' stupito però.
Billie amava il punk, il casino, la droga, la masturbazione.
Perché provava tanta attenzione per una ragazza dai lineamenti così eleganti e perfetti?!



Tré invece da dietro la sua batteria non si accorse nemmeno dei molto visibili cuoricini che svolazzavano per tutto il locale.
Non se ne fotteva neanche del fatto che non sapeva cosa suonare!!
Tanto lui la scaletta non la ricordava mai!!
Era sudato come un tizio che aveva appena finito una maratona da 15 mila km!! Ma cazzo, si stava divertendo.
Amava quel locale, amava quell'odore di alcool, sudore, droga.
Avrebbe voluto andare a rimorchiare dopo il concerto.
Ma non c'era tempo.
Che sfiga!!
Quella sera sarebbero dovuti partire per un concerto molto più grande di quello.
E praticamente dall'altra parte del mondo.

Alla fine del concerto, adrienne uscì dal locale contenta. La musica e i ragazzi le erano piaciuti veramente molto. Mise piede nel vicolo canticchiando 'at the library' sul frastuono della musica della nuova band. La serata era ancora giovane, dove sarebbe potuta andare adesso?

Nel frattempo Billie era preoccupato di non riuscire più a trovare quell'assurda bellezza che lo aveva catturato e da cui non riusciva a liberarsi.
Chiese al barista il nome di quella ragazza e il barista gli rispose: "Quale? Quella che stava bevendo un drink poco fa? Sinceramente, non so il suo nome, ma ormai è famosa qui nel locale perché dice a tutti di essersi bevuta ben 80 drink di fila, una sera!"
Allora Billie scese in strada che aveva ancora la chitarra a tracolla e iniziò a correre lungo la via che passava davanti al locale, quando a un certo punto, un po' lontano da lui, vide la bella Adrienne, ma lui ancora non conosceva il nome che gli avrebbe riempito il cuore per sempre!
Tutto affannato e un po' sudato, le corse incontro e cercò di urlare per fermarla, ma lei girata di spalle, non sentiva, era troppo distante!
Allora Billie, nonostante fosse affaticato a causa della corsa inaspettata preceduta dal concerto, corse ancora più forte e riuscì ad afferrarla per un braccio, chiamandola, per sbaglio "80".
Billie sapeva che quella sarebbe stata l'ultima sera in cui avrebbe potuto vederla, dato che il tour internazionale sarebbe stato il giorno dopo, e se non si fosse dato da fare in quel momento, l'avrebbe persa per sempre.
Ora si chiedeva dove stesse andando la ragazza, prima che riuscisse a raggiungerla.

Edited by Givri - 3/9/2013, 15:20

"Ora gliene dico quattro!! che cazzo gli è preso a cambiare 3/4 di scaletta!!" .
fu il primo pensiero di Mike alla fine del concerto.
per fortuna era riuscito a stargli dietro.
Non riusciva a spiegarsi il perché Billie non capiva più niente per una sconosciuta!
arrivò al camerino e mise giù il basso. notò subito qualcosa di strano: mancava la gibson del cantante.
non lo prese troppo sul serio.
si cambiò, mettendosi qualcosa di non bagnato dal sudore e continuo a cercare Billie per i camerini.. non c'era.
"oltre ad avere sbagliato 3/4 di scaletta sparisce per San Francisco!! che uomo..non capisce che domani dobbiamo essere dall'altra parte del mondo?!" quasi grido il bassista.
"ehi..stai calmo, non è successo niente" gli rispose il batterista.
"niente?"
"no..nulla"
"bene ora noi due andiamo a cercarlo!!"
"ah no!! non ci pensare nemmeno io sto qui" fece un'espressione un po' da culo e si sedette su una sedia casualmente dietro di lui.
"tutti interessati alle donne!! e io chi sono che ci tengo davvero ai Green Day??" concluse Mike, vedendo che Tré stava gia osservando una mora..
prese la patente e si infilo in macchina alla ricerca di quel deficiente.
se era andato a piedi non doveva essere lontano!!



quella mora mi stava guarando.
ancora non ci credeva!!" grazie Billie, ora posso andare a ubriacarmi!!" sorrise Trè.
si alzò e si diresse verso l'angolo bar in mezzo a due, diciamo, dotate di petto e le strinse a se.
"Dio questa è vita! Fanculo a tutto il resto!"

Adrienne si sentì tirare per il polso mentre qualcuno dietro di lei diceva affannosamente '80'. Le sembrava di conoscerlo, quel timbro...infatti girandosi vide che chi l'aveva afferrata era il cantate che aveva ascoltato poco prima. Era sudato dal concerto e riprendeva fiato come dopo una corsa, la chitarra a tracolla. Adie non poté fare a meno di sorridere. 'Ehm, hai detto 80?' chiese divertita e confusa

"Già, ho detto 80" rispose Billie, respirando affannosamente.
"Non volevo, scusa. E' che non so il tuo nome e quindi non sapevo come fermarti. Mi è venuto in mente di chiamarti "80" pensando a quella storia degli 80 drink che gira tra le voci del bar, dicono che tu sia riuscita a berteli tutti, una sera". Billie non sapeva cosa dire, quindi per non sembrare un pesce lesso continuava a parlare a vanvera, notando che Adrienne stava sorridendo, cercando di trattenersi.
"Guarda, davvero, sto' parlando a vanvera, è che non so come scusarmi per averti chiamato 80..."
A Billie sembrò che Adrienne non provasse nessun interesse per lui, ma anzi, solo pena e conseguente tenerezza, quindi fece per andarsene, senza speranze, senza neanche aver conosciuto il nome di quella meravigliosa ragazza.
Avrebbe voluto uccidersi, ma disse soltanto: "Ciao..." e si voltò per andarsene.
Desiderava ardentemente che lei lo fermasse, voleva rivedere ancora quegli occhi, che il giorno dopo non arrivasse mai.
Un "Aspetta!" da parte di lei, sarebbe stato la salvezza di lui.

Ormai era una buona mezz'ora che guidava e ancora non l'aveva trovato.
Forse un po' l'alcol aveva influito a farlo distrarre e fare meno attenzione ai marciapiedi, ma di sicuro lo avrebbe riconosciuto da quella specie di pettinatura che si ritrovava in testa!
Ora iniziava davvero a stancarsi;
"Ha corso davvero veloce eh.." Pensò. "Non lo riaccoglierò di certo a braccia aperte.."
Sorseggiò un'altro po' di birra dalla bottiglia.
Era la quarta.
Ormai si può di che era sbronzo forte!
Comunque la sfiga continuò a cadere su di lui. Qualche centinaia di metri più in la c'era una polizziotta al posto di blocco che si era messa in mezzo alla strada e aveva tutta l'aria di volerlo fermare.
"Dio, ora sono nella merda! Puttana.."
Cercó in qualche modo di apparire sobrio, ma aveva gli occhi talmente rossi...


Ormai quel monopalla si immagina cosa stava facendo.
In mezzo agli "ahh..si.." eccetera non riusciva comunque a non pensare a Billie, che ormai da 45 minuti buoni non si trovava più, forse era davvero successo qualcosa.
Beh, lui stava bene li com'era, ma per la band doveva fare qualcosa..
Fece l'ultima cosa che ci si può aspettare da lui: si alzò, si rivestì e uscì dal locale.
Chiamò al cellulare Mike, che però sfortunatamente lo aveva lasciato nel camerino, e Billie, ma risultava staccato.
Fece l'ultima cosa che poteva fare: iniziò ad incamminarsi per il marciapiede e giro per qualche strada stando attento al massimo!

Adrienne guardò un po' perplessa la schiena del ragazzo che se ne andava, poi non poté fare a meno di scoppiare a ridere. Oddio, ancora quella storia degli ottanta drink, quando se la sarebbero dimenticata..'no aspetta, torna indietro!' disse sorridendo. Non sapeva nemmeno perché lo aveva fatto, forse perché le faceva pena, sembrava così abbattuto..o forse perché la incuriosiva. 'Mi sei piaciuto prima sul palco, sai? Siete forti tu e i tuoi amici. A proposito, io sono Adrienne, e tu?'

Billie si fermò di colpo, pensando di essersi solo immaginato la voce della splendida ragazza.
Poi però si rese conto che lei lo aveva fermato davvero, quindi rispose: "Io? Beh...io mi chiamo Billie, Billie Joe!" senza nemmeno girarsi, e aggiunse: "Davvero ti sono piaciuto? Certo che...è strano...solo ora mi rendo conto di aver sbagliato involontariamente 3/4 di scaletta! Oh cazzo...MA COSA CAZZO STAVANO SUONANDO GLI ALTRI DUE IDIOTI CHE MI PORTO DIETRO DALL' 87!? Cazzo, ora che ci penso non sanno nemmeno che mi trovo qui!"
Disse tutto questo come se fosse un monologo e solo in quel momento si rese conto di non aver nemmeno guardato Adrienne, quindi temette che si sentisse abbandonata o solo usata.

La osservò.
Era così bella, sembrava fosse figlia della luna, la sua pallida carnagione risplendeva ai raggi lunari, rendendola quasi una creatura extraterrestre, i suoi occhi erano scuri, ma splendevano come stelle e le sue labbra erano grandi, carnose, e così chiare!
Le sue labbra.
Billie, che fino a un attimo prima aveva tenuto lo sguardo sul seno della ragazza, si accorse delle sue labbra.
Non si era mai sentito così, prima di quel momento.
Appoggiò la mano destra sulla guancia di Adrienne, come per farle una carezza, e quando si accorse che la giovane era a suo agio, appoggiò l'altra mano sul suo fianco.
La guardò ancora un secondo, poi si avvicinò e le diede un bacio appassionato, le accarezzava la schiena e i fianchi e intanto provava infinita felicità, perchè niente avrebbe potuto rovinargli quel momento, probabilmente il più felice della sua vita!
Si staccò da lei, sperando di capire se le fosse piaciuto, ed era sul punto di dirle quel che lei sperava fortemente da quando l'aveva visto: "Adrienne...io penso di...anzi, io sono sicuro di..."
A lei brillavano gli occhi e aveva un lieve sorriso stampato sulla faccia.

Edited by Givri - 18/9/2013, 19:34