Esatto. Ma quesa è l'essenza dei concerti. Saperci fare prima di tutto, non distruggersi secondo poi.
Ti racconto due brevi aneddoti:
A Bologna nel 2009 siamo arrivati lì alle 4 del mattino dopo 400 km di auto. Eravamo distrutti già allora e dopo 12 ore, all'apertura dei cancelli i controllori hanno fermato solo i primi ad entrare (cioè noi) e ci sono passati tutti avanti. La peggior esperienza della mia vita.
All'Heineken siamo andati lì alle 11 del mattino, e cihiacchierando chiacchierando , TE LO POSSO GIURARE, sono stato il primo ad entrare in tutta l'arena. Sicuramente sono stato il primo ad entrare dall'ingresso principale. Su tipo 100.000 persone. Arrivato davanti al palco, davanti a me non c'era nessuno. Potendo sciegliere fra arrostirmi per 12 ore davanti una transenna o godermi una bella giornata di musica, onestamente, ho scelto la seconda e mi sono tirato un paio di metri indietro.
Il senso è: perdere la salute per un concerto non ha senso. Se invece ci si sa gestire, si può fare un ottimo concerto dalla terza fila. Che, sinceramente, offre una visuale anche migliore della prima.
PS. ma insomma per l'albergo non sa niente nessuno?