Ok, so che dopo pochissimo ho già un capitolo nuovo appena sfornato, il punto è che passo notti insonne, e non sapendo cosa fare mi metto a scrivere :33 spero vi piaccia!
Like Jack & Sally
-L’aeroporto è vicino, solo dieci minuti!- dice papà mentre maneggia aggraziatamente il volante dell’auto, -Oddio, non vedo l’ora!- esito, -Non vedo l’ora anch’io, Jakie, sono troppo teso!-, -Ci credi? Cioè, pensavo fosse qualcosa di impossibile!-, - E’ possibilissimo a quanto pare, lei è qui e tu sei qui, non c’è più un oceano e un continente e mezzo a dividervi!, -Billie Joe Armstrong! Da quando sei filosofo?-,-E perché dovrei essere diventato un filosofo? Io lo sono sempre stato, ragazzo!-. Sempre il solito vanitoso.
Scendiamo dall’auto e ci dirigiamo verso l’entrata dell’Oakland International Airport dove aspettiamo cinque minuti e ci ritroviamo davanti ad una ragazza dai capelli corti e ricci e occhi neri che luccicano appena incontrano i miei marroni. E’ qui, di fronte a me e mi fissa. La fisso. Cosa c’è? Perché ha un’aria cupa? Penso abbia notizie non molto belle, però non ne sono sicuro, in un modo o nell’altro l’abbraccio con grandissimo affetto, quasi non respira!
Saliamo in macchina, papà mette la sua valigia nel bagagliaio e partiamo in destinazione casa Armstrong.
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Siamo a casa e mamma l’abbraccia con grande gioia, anche lei è contenta di conoscerla.
Joey sta scendendo le scale per venire a salutarla e vederla per la prima volta. –Buongiorno Cathe! Io sono Joey, ma penso che tu questo lo sappia già..beh, che dire..benvenuta in questa umile dimora dispersa tra le tante case e tra i tanti grattacieli di Oakland!- squittisce il Bruddah tutto d’un fiato, -Ciao…- risponde lei timidamente, -Ed ora che hai conosciuto il deficiente di casa posso stare tranquillo!- esclamo scherzosamente guardando prima Cathe e poi Joey che mi guarda con aria di sfida.
-Hai sonno? Hai fame? Hai sete? Vuoi farti una doccia??- Chiede mamma facendole l’interrogatorio, -Ho un po’ sonno, però prima mi farei una doccia rilassante, se è possibile..- fa Cathe, -Certo che è possibile, lì c’è il bagno!- le risponde mamma mentre le indica il bagno.
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E’ sotto le coperte del mio letto che dovremo condividere per tutte le vacanze natalizie, che meraviglia! Mi infilo sotto le coperte con lei, non è la prima volta che dormiamo nello stesso letto. Mi accuccio al suo fianco e la tengo stretta, lei si gira verso di me e mi circonda il collo con le sue braccia ricoperte dalla leggera stoffa del pigiama. Le do un veloce bacio e la fisso negli occhi, mi mancano questi baci, la ribacio, ma questa volta con più passione, mi piace e piace anche a lei, lo sento, continuiamo così finché non si addormenta con le labbra sulle mie, e il respiro lento e silenzioso. Mi stacco dalle sue labbra e appoggio il mento sulla sua testa guardando in alto e pensando alla giornata, è stata lunga ma anche piena d’emozioni, non ci sono dubbi, anche se penso che Joey sia un po’ geloso, non aveva una faccia felice a cena, va beh.
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Sono sveglio da tutta la notte, finalmente riesco ad addormentarmi.
-Jake, svegliati è mezzogiorno!- la voce di Cathe mi entra sottopelle e al pensiero che è lei che mi sveglia mi fa felice, -Ok, ora mi alzo!- dico con voce stanca mentre le prendo il braccio e la tiro lievemente verso di me. Un piccolo bacio e siamo subito in sala da pranzo per pranzare. –Tacchino e patatine quest’oggi!- esclama mamma mentre aiuta Daphne a portare in tavola i piatti. Mangiamo con gusto, con così tanto gusto che finiamo in un batter d’occhio.
Daphne riordina la cucina, mentre mamma e Cathe (cosa che, a mio parere, non dovrebbe fare) l’aiutano a sparecchiare la tavola.
-Sei geloso, Joey, si vede!- inizia papà, -Geloso, per cosa?- ribatte Joey, -Geloso di tuo fratello, che ha conosciuto una ragazza così, così piena di sé, così completa.-, -Non è vero! Perché dovrei esserlo?-, -Perché non è capitato a te!, -Ok, papi, ora stai esagerando! io non voglio Cathe, non voglio niente da quella, non io.- esita Joey interrompendo la frase, -Non tu? perché, chi?- chiedo con tono di spiegazione, -Cole, ha visto alcune delle sue, come dice lui, “foto strafighe”, sto cercando di farlo ragionare..-. Cosa sentono le mie orecchie! Cole vorrebbe avere per se Cathe?? Farò di tutto per tenermela stretta! –Non hai intenzione di presentarla al gruppo vero?- chiedo a Bruddah, -In realtà mi avevano chiesto se quando era qua di presentargliela..-, ok, questo è troppo per me, non voglio che Cole, il mitico Cole, tocchi la mia Cathe, ce ne sono tante a questo mondo, perché proprio lei?? Cos’ha di così speciale, oltre al fatto che, beh, sta con me?
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-Cathe, e loro sono il resto degli Emily’s Army! Da destra: Max, un dei fratelli, Travis e Cole, l’altro fratello!-, -Wow! Piacere!- esclama contenta lei mentre stringe la mano a tutti ma quando arriva a Cole mi si gela il cuore, so che quel suo sorrisetto è uno di quelli perversi simili a quelli di papà quando pensa a come deve essere un loro video, conosco troppo bene quello sguardo.
Wuesta volta il titolo è un po' più sensato, penso..mi sono ispirata ad I Miss You dei Blink-182 e dal mio grande amore per Nightmare Before Christmas