| PuNk_RoCkEr95 |
| | CITAZIONE Le aspettative erano dubbie ed incerte, e tale l'album si è rivelato. Pessimo, a mio parere, completamente snaturato, invisibile. E mi veniva quasi da piangere. A stereo spento, cinque minuti di niente. Cinque minuti di vuoto, un proiettile che sanguina aria, e un'espressione un po' assente, istupidita. Non sapevo cosa avevo ascoltato, non mi restava nessun titolo tra le mani, nessuna parola, nessuna canzone nella testa. Era tutto scivolato via.
Stavo invece pensando ad anni prima, quando Warning, American Idiot e 21th Century Breakdown avevano lasciato certi solchi, e certe cicatrici dopo l'ascolto, che avevano continuato a bruciare per giorni. La storia della rabbia e dell'amore, la poesia decadente del ventunesimo secolo, Macy's Day Parade e la storia di quelli che avevano preso un passaggio dalla Miseria. Cori e chitarre per la vacanza dello sfinito.
E invece niente. Un album anonimo, assecondante, rassicurante, abbordabile, riciclato, semplificato, sintetizzato, rincollato. Un album che ci ha provato. Senza alzare la voce. Testi bianchi. Fatta eccezione forse per Rusty James. Rabbia fac simile. Come voleva essere Kill the Dj.
E non lo dico perché voglio innalzare la critica insensata. Lo dico perché ho talmente amato questa musica, e ho talmente tanta rabbia proprio a causa dell'affetto incondizionato che provo per i quattro babbi che la fanno (considero Jason ovviamente parte della famiglia) che non potrei mentire. Non sento più niente. Tre album, un bel mucchio di soldi. Si diventa troppo ricchi anche per la Musica. Ricordatevi da dove eravate partiti. Ogni singola parola è scritta con affetto. Il ricordo dei Green Day, almeno per me, si ferma con 21th Century Breakdown. La penso allo stesso modo, già da 21st CB si sentiva un pò il cambiamento un pò troppo marcato ma con con questa ultima serie .. bo a me sembrano più stile Oasis ultimamente CITAZIONE (PuNk_RoCkEr95 @ 7/11/2012, 11:43) CITAZIONE Le aspettative erano dubbie ed incerte, e tale l'album si è rivelato. Pessimo, a mio parere, completamente snaturato, invisibile. E mi veniva quasi da piangere. A stereo spento, cinque minuti di niente. Cinque minuti di vuoto, un proiettile che sanguina aria, e un'espressione un po' assente, istupidita. Non sapevo cosa avevo ascoltato, non mi restava nessun titolo tra le mani, nessuna parola, nessuna canzone nella testa. Era tutto scivolato via.
Stavo invece pensando ad anni prima, quando Warning, American Idiot e 21th Century Breakdown avevano lasciato certi solchi, e certe cicatrici dopo l'ascolto, che avevano continuato a bruciare per giorni. La storia della rabbia e dell'amore, la poesia decadente del ventunesimo secolo, Macy's Day Parade e la storia di quelli che avevano preso un passaggio dalla Miseria. Cori e chitarre per la vacanza dello sfinito.
E invece niente. Un album anonimo, assecondante, rassicurante, abbordabile, riciclato, semplificato, sintetizzato, rincollato. Un album che ci ha provato. Senza alzare la voce. Testi bianchi. Fatta eccezione forse per Rusty James. Rabbia fac simile. Come voleva essere Kill the Dj.
E non lo dico perché voglio innalzare la critica insensata. Lo dico perché ho talmente amato questa musica, e ho talmente tanta rabbia proprio a causa dell'affetto incondizionato che provo per i quattro babbi che la fanno (considero Jason ovviamente parte della famiglia) che non potrei mentire. Non sento più niente. Tre album, un bel mucchio di soldi. Si diventa troppo ricchi anche per la Musica. Ricordatevi da dove eravate partiti. Ogni singola parola è scritta con affetto. Il ricordo dei Green Day, almeno per me, si ferma con 21th Century Breakdown. La penso allo stesso modo, già da 21st CB si sentiva un pò il cambiamento un pò troppo marcato ma con con questa ultima serie .. bo a me sembrano più stile Oasis ultimamente mi consolo ascoltando tutta la loro discografiaaa
| | |
| |
|