Pardon, non ho letto tutte le risposte, comunque vi dico quel che penso.
Prendendo per la prima volta un qualsiasi libro di Dan Brown è molto probabile che si rimanga affascinati dal modo magistrale di gestire personaggi e situazioni in un lasso temporale davvero minimo (ogni romanzo ha la "durata" di due, tre giorni per così dire), tuttavia, e questo non vale soltanto per la musica, commerciale non è sinonimo di qualità, a maggior ragione nell'editoria.
Purtroppo la gente ama leggere libri di scarso spessore ma pieni di cavolate assurde e colpi di scena al di là della realtà dei fatti. Brown sarà pure stato accurato nella descrizione di luoghi e macchinari vari, ma quanto a sostanza non si ricava nulla, nè tematicamente, nè tantomeno linguisticamente.
Verrà ricordato come uno di quegli scrittori che hanno marciato sulla standardizzazione della lingua (in questo caso l'inglese) e quindi di livello scadente. E a questa marmaglia fanno parte la Rowling (con mio gran doispiacere), Licia Troisi, Moccia, e Melissa P.
Ah ho letto tutti i libri fino a Crypto ma leggiucchiate le recensioni di Dimi farò bene a risparmiare i miei soldini per qualche classico della letteratura.